RIASSUNTO
La gestione delle catture, dello sforzo e del modello di sfruttamento sono considerate le misure più efficaci per controllare la mortalità per pesca e, in ultima analisi, garantire la produttività e la sostenibilità delle attività di pesca. Nonostante le crescenti preoccupazioni per la dimensione spaziale della pesca, la distribuzione delle risorse e lo sforzo di pesca nello spazio sono raramente presi in considerazione nei processi di valutazione e gestione. Qui proponiamo SMART (Spatial Management of demersal Resources for Trawl fisheries), uno strumento per valutare il feedback bioeconomico nei diversi scenari di gestione. SMART combina informazioni provenienti da diversi compiti raccolti nell'ambito del quadro europeo per la raccolta di dati sulla pesca ed è composto da: 1) modelli spaziali dello sforzo di pesca, caratteristiche ambientali e distribuzione delle risorse demersali; 2) una rete neurale artificiale che cattura le relazioni tra questi aspetti in maniera esplicita nello spazio e li utilizza per prevedere l'abbondanza di risorse; 3) un modulo deterministico che analizza la struttura dimensionale delle catture e le relative entrate, secondo diversi scenari di gestione basati sullo spazio. SMART si applica alla pesca demersale nello Stretto di Sicilia, una delle attività di pesca più produttive del Mediterraneo. Tre delle principali specie bersaglio sono utilizzate come proxy per l'intera gamma sfruttata dai pescherecci da traino. Dopo l'addestramento, SMART viene utilizzato per valutare diversi scenari di gestione, tra cui chiusure spaziali, utilizzando un approccio di simulazione che imita i recenti modelli di sfruttamento. I risultati evidenziano buone prestazioni del modello, con una notevole coerenza e affidabilità delle uscite per i diversi componenti. Tra l'altro, la constatazione principale è che un miglioramento parziale delle condizioni delle risorse può essere ottenuto mediante la chiusura dei vivai, anche se lo sforzo di pesca globale nella zona rimane stabile. Di conseguenza, una serie di zone strategicamente progettate per la chiusura della pesca a strascico potrebbero migliorare in modo significativo le condizioni delle risorse della pesca demersale nello stretto di Sicilia, sostenendo anche rendimenti economici sostenibili per i pescatori se non applicati simultaneamente per specie diverse.