RIASSUNTO
L'enorme biodiversità marina offre un serbatoio infinito di sostanze chimiche per molte applicazioni. In questo scenario, l'estrazione di alghe rappresenta un'interessante fonte di composti che mostrano attività antimicrobica. In particolare, tra le diverse alghe rosse, la Gracilaria gracilis svolge un ruolo importante per la presenza di importanti bioattivi nella sua composizione. Nonostante queste caratteristiche, un sistema di cultura efficiente è ancora assente. Nel presente studio è stato sviluppato un nuovo metodo di coltura delle alghe, paragonato ad un'altra pratica culturale più comune, ampiamente diffusa nella letteratura. È stata valutata una maggiore efficienza del nuovo metodo, sia per il tasso di crescita giornaliero che per la biomassa. Inoltre, l'attività inibitoria della crescita di cinque estratti, ottenuti con etanolo, metanolo, acetone, cloroformio o etere etilico come solvente, dalla coltura di G. gracilis è stata testata contro agenti patogeni gram-positivi e gram-negativi. Gli estratti di alghe hanno mostrato una notevole attività inibitoria contro i ceppi di B. subtilis, mentre una leggera inibizione è stata osservata contro V. fischeri. I diversi estratti hanno mostrato differenze significative nell'inibizione della crescita batterica, con la più alta attività registrata per l'estratto di etanolo, seguita da quella di metanolo. Sulla base della caratterizzazione chimica, questi risultati potrebbero essere correlati all'attività antimicrobica esercitata dalla combinazione di carboidrati totali e polifenoli, che sono stati determinati a livelli elevati negli estratti di etanolo e metanolo, nonché dal numero e dai livelli più elevati di singoli polifenoli. Al contrario, la minore attività inibitoria della crescita riscontrata negli estratti di cloroformio e di etere dietilico potrebbe essere correlata all'isolamento di classi lipidiche minori (ad esempio, lipidi polari neutri e medi) composti da acidi grassi, come gli acidi stearico, oleico e arachidonico, tipicamente caratterizzato da attività antimicrobica. In considerazione dei risultati ottenuti, il presente studio ha una doppia implicazione, che coinvolge sia il campo delle pratiche culturali e lo sfruttamento delle fonti naturali per l'isolamento degli agenti antimicrobici utili sia in applicazioni farmaceutiche che alimentari.