RIASSUNTO
Gli ecosistemi marini costieri sperimentano fluttuazioni dinamiche nella chimica del carbonato nell'acqua di mare. L’importanza di questa variazione nel contesto dell’acidificazione degli oceani richiede di conoscere a quale aspetto della variabilità rispondono i processi biologici. Abbiamo condotto quattro esperimenti (con durata tra i 3 e i 22 giorni) con diversi regimi di variabilità (pHT 7,4–8,1) valutando l'impatto della fluttuazione parziale nella chimica dei carbonati sullo sviluppo precoce della cozza Mytilus galloprovincialis. La crescita del guscio larvale è stata costantemente correlata alla media esposizione, indipendentemente dai regimi di variabilità, indicando che la calcificazione risponde istantaneamente alla chimica dell'acqua di mare. Lo sviluppo larvale è stato influenzato dai tempi di esposizione, rivelando la sensibilità di due processi di sviluppo: lo sviluppo della dimensione del guscio e la transizione dal primo al secondo guscio larvale. La colorazione fluorescente ha rivelato un ritardo nello sviluppo della dimensione del guscio a Ph basso, e da esso un’anomalia correlata allo sviluppo della cerniera nelle D-veliger. Questo studio dimostra, per la prima volta, che l'acidificazione degli oceani influisce sullo sviluppo dei tessuti molli delle larve, indipendentemente dalla calcificazione. Alla base dei processi di sviluppo delle larve bivalvi si sommano i molteplici effetti teratogenici dell’acidificazione dell’oceano. Questi risultati spiegano perché la fase trocofora è la più sensibile nel ciclo biologico delle specie marine bivalve, e suggeriscono che a breve termine, la variabilità nella chimica dei carbonati può avere un impatto sullo sviluppo larvale precoce.